Come riconoscere se un vino è andato a male o è ancora buono?
Hai dimenticato qualche bottiglia di vino in cantina e ti stai chiedendo se vale la pena aprirle perché hai il sospetto di non averle conservate adeguatamente?
Per non correre il rischio di servire un vino andato a male, scopriamo insieme alcuni trucchi per imparare a riconoscere difetti e alterazioni nei vini.
Analizza il colore del vino
Possiamo riconoscere un vino è andato a male partendo dall' analisi del suo colore. Se il colore del vino appare spento e opaco non è sicuramente un buon segno perché, generalmente, questo indica che il vino è "passato" o ossidato. Non è raro infatti che, durante la conservazione, i vini subiscano delle alterazioni e cambiamenti di colore dovuti a reazioni di ossidazione.
Riconoscere vini ossidati non è difficile: vini bianchi ossidati tenderanno al giallo dorato o ambrato (nel caso di vini passiti, barricati e moscati questo colore è caratteristico), i vini rossi invece al marroncino.
Per gli spumanti bisogna osservare sia il colore che le bollicine: il colore ambrato e le bollicine rare e discontinue ci lasciano intendere che è il nostro vino è andato.
Annusa l'odore del vino
Per riconoscere se il vino è buono, usa l'olfatto. Avvicina il bicchiere al naso e annusalo. Non serve essere degli esperti sommelier per riconoscere, ad esempio, quando un vino è ossidato, alterazione che si verifica proprio a causa di una cattiva conservazione del vino. Un vino non conservato in modo appropriato può facilmente ossidarsi e sviluppare un odore pungente, simile a quello dell’aceto. In altri casi il vino può odorare di zolfo, facilmente paragonabile all’odore dei fiammiferi o delle uova marce. Questo può verificarsi per due motivi: per un’errata conservazione della bottiglia oppure per l’aggiunta di troppo biossido di zolfo durante il processo di imbottigliamento.
Riconoscere un vino che sa di tappo
Quando il vino viene imbottigliato, può capitare che il sughero del tappo si bagni e sviluppi una muffa invisibile sul tappo, che viene poi trasmessa al vino. In questo caso, annusando il tappo, si rileverà chiaramente un odore sgradevole che ricorda il cartone ammuffito, un odore “di tappo” per l’appunto.
Riconoscere un vino rovinato dal calore
Il vino andrebbe conservato sempre in luoghi freschi e asciutti, al riparo dalla luce, cercando di evitare sbalzi di temperatura. Quando per sbaglio il vino viene conservato in luoghi molto caldi o vicino a fonti di calore, può "cuocere" e rovinarsi.
Riconoscere una bottiglia di vino danneggiata dal calore è estremamente semplice; basterà verificare, senza nemmeno aprirla, se è presente "un segno di cottura" osservando il tappo: se il tappo è leggermente fuori dalla bottiglia o deformato, molto probabilmente il vino è andato a male. Una volta versato nel bicchiere, il vino “cotto” avrà un colore di tonalità marroncina, oppure un aroma di caramello e saprà "di cotto" o frutta marcia.